Indice UV

Cosa è l´indice UV e la Radiazione Solare?

Indice UV e radiazione solare registrate presso l’osservatorio.

       

Pittogramma Indice UV

L´Indice Universale della Radiazione UV Solare (UVI) descrive il livello di radiazione UV solare che raggiunge la superficie terrestre in una certa area. I valori dell´indice variano da zero in su: più è alto il valore dell´indice, maggiore è il potenziale di danno per la pelle e per gli occhi e minore è il tempo necessario perché detto danno si verifichi. L´Indice UV è stato concepito nell´ottica di aumentare la consapevolezza della popolazione sui rischi di una eccessiva esposizione alla radiazione solare ed è stato sviluppato nell´ambito di una collaborazione tra l´Organizzazione Mondiale della Sanità, il Programma per l´Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), l´Organizzazione Meteorologica Mondiale e la Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non-Ionizzanti (ICNIRP). L’Indice UV è la quantità di danno alla pelle provocata dalla Radiazione UV quando il Sole si trova nella posizione più alta nel cielo. La quantità di Radiazione UV, che raggiunge la Terra, è in relazione all’elevazione del Sole nel cielo, alla quantità di ozono nella stratosfera ed alla copertura nuvolosa. L’Indice UV varia da 0 (durante la notte) a 15 o 16 (ai Tropici in pieno Sole). La Radiazione UV non è costante durante la giornata, presenta un picco quando il Sole si trova nella posizione più alta, mentre risulta essere bassa al tramonto e al mattino. Più è alto l’Indice UV e più elevato sarà il danno provocato alla pelle. Conseguentemente, più alto è l’Indice UV e minore dovrà essere il tempo di esposizione al Sole.

I livelli di radiazione UV e quindi i valori dell´indice variano nell´arco della giornata. Nel riportare l´UVI, maggiore enfasi viene posta al livello massimo di radiazione UV di un dato giorno. Detto massimo è presente durante un periodo di quattro ore centrate sul mezzogiorno solare. A seconda della località geografica e dell´applicazione o meno dell´ora legale, il mezzogiorno solare cade tra il mezzogiorno locale e le 2 del pomeriggio.Nella comunicazione dei valori assunti dall´indice UV, vengono usualmente definite delle categorie di esposizione a cui è associata una scala cromatica. La comunicazione dei livelli di esposizione e dei relativi consigli comportamentali è basata sulle categorie di esposizione.

La Radiazione UV è una componente della luce solare e può essere suddivisa in tre fasce:

  • Radiazione UV-A:
    Va da 320 a 400 nm. Lo strato di ozono assorbe poco questa fascia di radiazioni. La Radiazione UV-A è necessaria per la sintesi della vitamina D; tuttavia, dosi troppe elevate di radiazioni UV-A causano un precoce invecchiamento della pelle ed un indebolimento del sistema immunitario.
  • Radiazione UV-B:
    Presenta una lunghezza d’onda variabile dai 280 ai 320 nm. L’ozono assorbe la maggior parte delle radiazioni a bassa lunghezza d’onda ma questo assorbimento diventa piuttosto debole intorno ai 320 nm. Piante ed animali sono particolarmente sensibili alle Radiazioni UV-B. Gli UV-B provocano sull’uomo eritemi, una riduzione della sintesi della vitamina D, lo sviluppo di cancro alla pelle ed un indebolimento del sistema immunitario.
  • Radiazione UV-C:
    Ha una lunghezza d’onda inferiore ai 280 nm. Sebbene sia molto dannosa per piante e animali essa viene completamente assorbita dallo strato di ozono presente nella stratosfera.

L´indice UV non tiene conto, nella valutazione del rischio di danno alla pelle, delle specifiche caratteristiche dei soggetti esposti; per stimare con maggiore accuratezza il rischio individuale è necessario considerare sia il livello di esposizione che le caratteristiche individuali (essenzialmente rappresentate dal fototipo). Va ricordato che il rischio di danno agli occhi non è strettamente legato al fototipo.